Dopo la straordinaria esperienza avuta lo scorso anno con lo scambio internazionale giovani Swimming in the Light< (ovvero, nuotando nella luce), la sezione provinciale di Macerata dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha messo a punto un altro progetto per un nuovo scambio internazionale di giovani vedenti e non vedenti che si è concluso lo scorso 15 luglio.
Un soggiorno di 10 giorni che ha avuto luogo – come lo scorso anno – presso l’agriturismo Santa Maria del Gallo in Apiro (Provincia di Macerata), al quale hanno preso parte 30 giovani di età compresa tra 18 e 29 anni, di cui 22 con disabilità visiva, provenienti da 6 paesi dell’Unione Europea, grazie alla collaborazione di 5 associazioni partner:
Francia: Gruppo informale di studenti in lingua italiana con disabilità visiva, guidato dal professor Salvo Falcone.
Lettonia: Associazione nazionale delle persone con disabilità visiva, guidato da Nelli Barcevska.
Slovenia: Associazione studenti universitari con disabilità, guidato da Aleksandra Surla.
Spagna: Barcelona Volontaria, guidato da Alessandra Arù.
Ungheria: Associazione disabili visivi per lo sport e il tempo libero, guidato da Judit Gombas.
Italia: Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione provinciale di Macerata, guidato da Mirko Montecchiani, ideatore ed organizzatore del progetto.
Le associazioni partner sono state contattate direttamente da Mirko Montecchiani, nell’ambito della sua attività internazionale nel campo della disabilità visiva e scelte grazie ad una serie di priorità che hanno garantito la partecipazione al progetto di giovani con meno opportunità, sia per cause economiche, sia per particolari condizioni sociali o geografiche.
La realizzazione di questo scambio è stata possibile grazie al supporto economico del programma Gioventù in Azione della Commissione Europea il cui progetto è stato presentato nel quadro dell’azione 1.1. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.gioventu.it.
Durante il soggiorno, i partecipanti (9 ragazzi e 21 ragazze) sono stati alloggiati in mini appartamenti da 3 a 6 posti letto, suddivisi in base alla lingua parlata e non in base alla nazionalità. Tale scelta, se da un lato ha semplificato la comunicazione tra compagni di stanza, dall’altro ha sicuramente accrescuto il senso di integrazione e tolleranza di ciascuno: elementi necessari nel processo di sviluppo umano dell’Unione Europea.
L’agriturismo era provvisto di un grande parco e di una piscina all’aperto dove i partecipanti hanno potuto socializzare e rilassarsi, nei momenti di pausa, tra un’attività e l’altra.
L’obiettivo fondamentale del progetto è stato quello di costruire fiducia abbattendo alcuni ingiustificati luoghi comuni che impediscono alle persone con disabilità visiva di integrarsi pienamente nella società e stimolando tutti i partecipanti ad aprire la loro mente alla multiculturalità europea per farne una ricchezza comune sui fondare il futuro insieme, grazie ad attività che li hanno aiutati a considerare limiti e potenzialità di ciascuno, indipendentemente dall’handicap o dalla situazione sociale.
Per raggiungere tale obiettivo, il programma conteneva forum di discussione: il vero punto di forza di questo scambio! Gli argomenti sono stati: – Tolleranza e società – Non vedenti in carriera – Non vedenti e sessualità – Non evdenti e sport – Non vedenti e viaggi.
Grazie alla collaborazione e alla generosità di Roberto Farroni, direttore del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vivere un’avventura alla scoperta delle numerose collezioni che riproducono in scala opere di scultura ed architettura dall’antica Grecia ai nostri giorni, in un luogo dove è assolutamente vietato non toccare. Questa visita si è rivelata un’esperienza positiva anche per i vedenti che avranno la possibilità di esplorare l’arte con un senso del tutto inusuale come il tatto!
Durante la visita al Museo è stato organizzato un incontro con i dirigenti dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti delle Marche per illustrare loro le attività del progetto in corso e tutte le opportunità offerte dal programma europeo Gioventù in Azione, al fine di poter organizzare altri progetti analoghi per il futuro. è importante sottolineare che al suddetto incontro ha preso parte anche Zaira Raiola, responsabile del Comitato Nazionale Giovani dell’UICI per le Marche, l’Abruzzo ad in Molise. Questo fatto testimonia l’avvicinamento della sede centrale dell’UICI alle attività internazionali che favoriscano l’integrazione dei giovani con disabilità visiva.
I giovani hanno vissuto inoltre esperienze sensoriali presso il Centro di Analisi Sensoriale di Matelica, per capire il funzionamento e le reazioni del corpo e della mente nell’interpretare gusti, sapori e sensazioni tattili. In particolare i partecipanti hanno appreso metodi e procedure per creare profumi partendo da oli essenziali, al fine di valutare la possibilità di impiego di persone con disabilità visiva in tale nel campo.
Un pomeriggio è stato dedicato ad un’escursione all’interno delle Grotte di Frasassi che contengono le sale più ampie d’Europa! Queste grotte sotterranee sono di origine carsica e si trovano all’interno del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa nel comune di Genga.
Per rendere vivo l’aspetto multiculturale sono state organizzate serate all’insegna di piatti tipici, musica, danza e giochi con i quali ogni sera veniva presentata una nazione. I partecipanti hanno inoltre appreso a cucinare i piatti tipici dei paesi presenti.
Infine è stata organizzata una cena al buio che ha visto la partecipazione di 52 persone provenienti dalla comunità locale per sensibilizzarli alle problematiche dei disabili visivi, in un contesto europeo e multiculturale! Ovviamente i camerieri erano rigorosamente partecipanti non vedenti!
Come già accennato, il progetto è stato organizzato da Mirko Montecchiani, Responsabile giovani dell’UICI – Consiglio Regionale Marche, ma le attività sono state preparate e gestite dai partecipanti stessi: un progetto costruito dai giovani per i giovani, sulla stessa linea di Swimming in the Light (Apiro – 21-31 luglio 2007), rispettando a pieno gli obiettivi del programma Gioventù in Azione, affinché siano proprio i giovani a gettare le basi per un’Europa aperta ai propri cittadini, unita, e rispettosa delle caratteristiche individuali di ciascuna persona.
Appuntamento dunque alla prossima estate, nella speranza di poter organizzare un altro progetto, per coinvolgere altri giovani ed esplorare ancora a fondo nuove realtà.